Carissimi fratelli e sorelle,
eccoci alle soglie di una rinnovata Pasqua, che ci accoglie ancora con i suoi riti e le sue provocazioni, permettendoci di riflettere sul senso profondo del nostro andare, sul tempo che il Signore ci dona di vivere, sospeso tra momenti di profonda gioia e situazioni di fatica, dolore e incomprensione. Il mondo nel quale siamo immersi continua a soffrire divisione, rifiuto, banale superficialità ed egocentrismo autoreferenziale; le guerre, i femminicidi, il disagio giovanile, le sempre più copiose nuove forme di povertà che colpiscono anche le nostre famiglie ci ricordano continuamente quanto incerta e sospesa sia la nostra esistenza. I Giorni Santi che ci stanno davanti ci aiutano a prendere sempre più coscienza che non possiamo trascinarci dentro la vita quasi fosse tutto scontato, naturale, immediato; i riti che celebriamo ci raccontano di un mistero, quello del Dio incarnato, fattosi storia, rifiutato e ucciso, ma non sconfitto! A trionfare sarà la Vita Risorta, una vita che riprende vigore e futuro, per sempre! Questi stessi riti dicono molto anche della nostra umanità e della nostra sete di verità, giustizia e pienezza: Gesù che si consegna ai suoi nella Lavanda dei piedi ci dimostra che solo inginocchiandosi l’uno di fronte all’altro possiamo comprendere e accogliere la bellezza di ogni volto e di ogni cuore; la Croce, che sembra la sconfitta più atroce, ci indica nel morire a noi stessi e alle nostre forme più o meno marcate di egoismo, la via per riprendere fiato e umanità; la Luce di Vita Risorta ci ricorda che le tenebre più oscure non vinceranno, che le paure, le nostre ferite più profonde, i nostri fallimenti più acuti non chiudono la porta alla vita, perché per tutti c’è una possibilità nuova di riscatto e di rinascita.
Vogliamo davvero saper cogliere in questi giorni di luce una chiamata che rinnova la nostra umanità, affinché possiamo riscoprire il valore della vita più in profondità. Sia questo il più fecondo augurio di Pasqua serena: ancora una volta, andare “dentro” la nostra esistenza per poter, con fiducia, andare avanti, andare oltre.
don Fabio, don Nicolò, don Giovanni e la comunità delle suore
Buona Settimana Santa a tutti!