«Resta con noi perché si fa sera e il giorno già volge al declino»
Carissimi fratelli e sorelle in Cristo dell’U.P. Dueville: da parte nostra un saluto e un invito alla speranza.
Abbiamo pensato di proporre ogni settimana un momento di riflessione sulle letture della Domenica, per mantenere vivo il rapporto con e tra le comunità della nostra U.P. in questo particolare momento.
L’ascolto della Parola, soprattutto in questi momenti difficili della nostra storia, vuole essere un’occasione per sentire Dio sempre vicino a noi, sentirlo come il Pastore che conduce “noi suo popolo gregge che Egli pasce” anche “in valle oscura” certi e sicuri che “il suo bastone e il suo vincastro” oltre a indicarci il cammino, diventano anche protezione e richiamo alla fedeltà.
Fabio O. , d Fabio Z. , d. Andrea, d. Giovanni d. Severino e il diac. Giacomo
Grazie don Andrea per questo incontro, per essere entrato nelle nostre case con il volto gioioso, quello di chi si lascia incontrare, attraverso la Parola, con il Signore.
È una pagina bella questa del vangelo.
Una pagina molto sfruttata, come dicevi.
Mi ritorna in mente quando tanti anni fa, durante un’uscita di catechismo, l’abbiamo usata per una attività; abbiamo progettato un sentiero con tanto di indicazioni per Emmaus, ma anche per Gerusalemme, quindi la possibilità di ritornare.
É stata una bellissima esperienza che ancora oggi ricordo. Pensavo che fosse essenziale trasmettere un messaggio ai ragazzi, mentre ho scoperto una cosa importante: la gioia di camminare insieme, la gioia dell’incontrarsi con i ragazzi. Magari a quel tempo non era chiaro, anche la mia fede era in cammino, ma di certo ricordo che mi ardeva il cuore. Ora è tutto più chiaro. Anche il nostro incontrarci con gli altri, é luogo e occasione per raccontarci e ascoltarci.
E se siamo ad immagine e somiglianza di Dio, sono tante le occasioni di incontrare il Risorto in ciascuno di noi.
Come nell’Eucaristia.
Si fa incontro e al contempo _svanisce_, si è fatto accanto, eppure ci attende più avanti.
Le Sue sono delle incursioni continue, anche nei momenti bui. Lui, mi si fa accanto, mi sostiene e mi da forza. Mi accorgo allora di assomigliare al discepolo senza nome, cioè vivo dei continui movimenti di andata e ritorno: dalla delusione alla speranza ritrovata, dalla tristezza alla gioia.
Tutto questo nutre e tiene vivo il mio desiderio di incontrarlo nuovamente. È relazione capace di scaldarmi il cuore per rimanere acceso.
Sia la tua Parola, o Signore, ad _aprire_ i miei occhi e accorgermi del tuo infinito AMORE.
Un abbraccio… a tutti!
A volte in noi cristiani le fede si affievolisce, il dono della parola del vangelo così ben spiegata, aiuta molto a riflettere in modo di credere fermamente in Gesù morto e sopratutto risorto per noi. Infatti Gesù Cristo nostro Signore indubbiamente é bontà infinita, si dona continuamente, sta a noi cogliere il suo dono.
Grazie…. Don Andrea, grazie a Paolo e sua moglie, grazie a Nicolò, il rigista, e all’unità pastorale.