«Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo»
Carissimi fratelli e sorelle in Cristo dell’U.P. Dueville: da parte nostra un saluto e un invito alla speranza.
Abbiamo pensato di proporre ogni settimana un momento di riflessione sulle letture della Domenica, per mantenere vivo il rapporto con e tra le comunità della nostra U.P. in questo particolare momento.
L’ascolto della Parola, soprattutto in questi momenti difficili della nostra storia, vuole essere un’occasione per sentire Dio sempre vicino a noi, sentirlo come il Pastore che conduce “noi suo popolo gregge che Egli pasce” anche “in valle oscura” certi e sicuri che “il suo bastone e il suo vincastro” oltre a indicarci il cammino, diventano anche protezione e richiamo alla fedeltà.
Fabio O. , d Fabio Z. , d. Andrea, d. Giovanni d. Severino e il diac. Giacomo
La parola presentata e commentata da cristiani laici mi ha commosso. Noi cristiani di solito se manca il Sacerdote ci sembra di non essere sufficientemente cristiani, invece lo siamo se siamo capaci di cogliere la parola del Vangelo proclamata da qualsiasi persona. Grazie e buona Domenica a tutti
Come ci era solito, domenica ci siamo ritrovati tutti assieme ad ascoltare la Parola di Dio. Attraverso il brano di Matteo ci ricosciamo quali uditori di questa Parola, come quelli di Emmaus, …. siamo parte del “cast”,
fortunati o _beati_ ?
Ciò vuol dire che abbiamo tutti una parte, un ruolo in questa storia, e…. se la vita di Gesù ci _fa ardere il cuore_ , saremo autentici annunciatori della Sua Parola.
L’amico Paolo mi aiuta in questo; la sua gioia nell’essere nel Signore, mi rende desideroso di attingere alla stessa Fonte.
Grazie Genzianella,.. per le parole che hai condiviso, in particolare al riferimento a questo capitolo ultimo di Matteo con il suo esordio, che dice la nascita dell’Emmanuele; un Dio, che oggi mantiene la sua promessa,… ” _sarò con voi fino alla fine”._
Grazie per avermi preso per mano e condotto innanzi alla culla della Storia della Salvezza. Quasi a dire che da lì si deve ripartire, dallo stupore della nascita della Vita, anche della mia.
Il ritrovarci assieme di nuovo nella celebrazione del sacramento dell’Eucaristia, ci dice di un Dio sempre presente, al nostro fianco, che mai si è allontanato. Riiniziare da dove sono, senza nostalgia del passato, ma con lo sguardo proiettato in avanti, sostenuto dall’Altissimo.
Ripartire dalla mia Galilea, dalle mie fragilità,… da un tempo sospeso a causa di questa pandemia , anche dall’esperienza di vuoti vissuti.
Desidero salutarvi con un dono che anch’io ho ricevuto. Vi invito all’ascolto di una canzone di Gianmaria Testa, sono parole di semplicità e di tenerezza, parole per riscoprire il NUOVO che è dentro ciascuno di noi.
Ecco qui il link. https://youtu.be/2FdG07Hpt30
Un abbraccio, Renzo.