Anche la notte più buia nasconde una luce in grado di accendere il dono dell’amore!

S.Notte di Natale 2019, potremo dire ormai “sempre la stessa storia”…tutto sembra uguale agli altri anni. Tutte le lucette che illuminano, fanno brillare le vie dei nostri paesi, delle città in cui viviamo…la corsa all’ultimo regalo che ormai caratterizza ogni vigilia, la preparazione di sontuosi cenoni e pranzi di Natale per accogliere tutti i nostri cari nelle nostre case…eh si, un Natale che è diventato più un momento di estrema tensione psicologica e fisica, piuttosto che momento per assaporare il dono del tempo e delle persone che rallentano fino a fermarsi davanti ad un evento così importante.

Un evento forse troppo poco “rumoroso”, pressante, rispetto ai tantissimi annunci che popolano i nostri dispositivi, gli schermi e i discorsi che facciamo. Anche questo, del resto, potrebbe essere il solito articolo scritto quasi per forma, perché è Natale e quindi è giusto scrivere qualcosa sopra a questo momento di grande festa per le nostre comunità…

Mi son chiesto cos’è per me Natale? Cos’è che ci spinge a radunarci in chiesa in questo giorno? Cosa muove così tante persone, ancora oggi, a vivere questo momento in famiglia?

Tante sono le risposte plausibili: chi lo fa per tradizione, chi perché è uno dei pochi momenti di riposo dal lavoro, chi perché lo vede come un momento in più per far festa, chi si unisce ad altri anche senza saperne il motivo ben preciso…ognuno di noi potrebbe esporre il libertà la propria idea del Natale, ma una sola sarà sempre l’origine, unico sarà il fil rouge in grado di richiamare la nostra attenzione, ancora una volta, attorno ad una piccola culla: quella tenerezza che proviamo per un bambino, per una nuova nascita un po’ speciale.  L’idea che qualcuno sia qui, con noi e per noi, ad aiutarci e a seguire ogni nostro passo, ci fa sorridere ancora! Ci fa sentire a casa, ci fa sentire uniti come accade in una famiglia!