La Celebrazione Eucaristica e la preghiera comunitaria
“Le parrocchie hanno il loro centro vitale nell’Eucarestia del Giorno del Signore, per cui è bene compiere ogni sforzo perché in ogni comunità ci sia la Messa della domenica. Nello stesso tempo si pone l’esigenza della riduzione delle messe, sia per la diminuzione dei presbiteri sia per una migliore qualità delle celebrazioni, con la valorizzazione dei diversi ministeri. I criteri per definire il numero delle messe, già consolidati da una certa esperienza, sono:
- verificare la reale significatività della partecipazione, e la possibilità di assicurare i ministeri laicali necessari per una celebrazione che faccia crescere la comunione e la missione;
- garantire un tempo adeguato di almeno un’ora e mezza fra le celebrazioni, in modo che i presbiteri non siano costretti a esprimere una presidenza frettolosa e puramente rituale, e abbiano qualche momento da dedicare all’incontro con le persone;
- da parte dei presbiteri, non celebrare più di due Messe nelle domeniche e nei giorni festivi. In caso di necessità, una terza eventuale celebrazione stabile va concordata con l’Ordinario (Cfr. Can 905);
- pianificare a livello di Unità Pastorale le celebrazioni nelle diverse comunità, comunicando orari e luoghi, in modo che diventino celebrazioni unitarie.
Orientamento 10: A motivo della diminuzione dei presbiteri, si cerchi di ridurre il numero delle celebrazioni Eucaristiche, se ne curi una programmazione a livello di Unità Pastorale, e, previo accordo con l’Ordinario, in talune circostanze, si preveda una “celebrazione domenicale della Parola in attesa del presbitero”, con la presidenza di diaconi, consacrati o ministri laici adeguatamente formati.”
Per quanto riguarda la nostra Unità Pastorale: capita con una certa frequenza, in questo tempo di pandemia, che qualche nostra S. Messa sia partecipata oltre i posti disponibili in chiesa, che si dimostrano non sufficienti per tutti. Per questi motivi don Fabio ha inoltrata la domanda al Vescovo di poter celebrare stabilmente per il periodo invernale tre S. Messe la domenica, domanda necessaria per poter aggiungere all’attuale orario due altre celebrazioni (vedi testo “Orientamenti Pastorali” sopra citato). Il Vescovo ha accolto la richiesta, quindi da sabato 30 ottobre sarà in vigore il nuovo orario festivo come da specchietto pubblicato di seguito. Attenzione: la scelta di aggiungere due S. Messe non è un passo indietro rispetto alla necessità di ridurre il numero di celebrazioni festive: infatti, nella prossima stagione calda, oppure, non appena le norme anti covid si allenteranno e le chiese potranno tornare a capienza piena, si ritornerà a quanto fin qui programmato.
In particolare, la S. Messa della domenica delle ore 9.00 a Vivaro sarà celebrata come prova per tre mesi, comprese le feste di Natale: se la partecipazione non sarà significativa, nell’ordine di una cinquantina di persone, dopo le festività natalizie sarà soppressa. Questa scelta fa riferimento alla nota diocesana sopra riportata laddove si sottolinea l’importanza di una partecipazione significativa dei fedeli alla celebrazione e la possibilità che sia servita dignitosamente da ministri laici quali lettori, organista, coro o cantore, ecc.