IL SECONDO APPUNTAMENTO GIOVANE CON MOSE’

Venerdì scorso a Vigardolo noi giovani del Vicariato di Dueville ci siamo ritrovati per proseguire il cammino sulla strada di Mosè…questa volta lasciandoci affascinare ed interrogare dall’episodio del roveto ardente.

Con l’aiuto prezioso di Laura Pigato, abbiamo sezionato per bene questo testo fino ad addentrarci nelle viscere per scontrarci con il significato vero e autentico del nostro VIVERE! Dio è già dentro di noi, ed è questa sua presenza in noi e con noi a farci sobbalzare proprio come Mosè davanti ad alcune situazioni della vita che ci capitano d’improvviso, senza una spiegazione razionale talvolta. Se Dio è in noi, è anche presente in ogni creatura, in ogni aspetto e forma che la vita assume in natura e per questo un’altra parola chiave è RISPETTO, perché tutto quello che ci è offerto contiene potenzialmente Dio in sé.

Come poter credere che Dio sia in noi? E’ la CURIOSITA’, elemento caratterizzante delle persone, a spingerci ad incontrare Dio, è chi non si sa accontentare di ciò che ha davanti e vuole vedere oltre l’orizzonte che può compiere un vero cammino alla riscoperta della propria fede…proprio come in una STORIA D’AMORE, non ci si mette con qualcuno se non siamo curiosi e interessati nel conoscere l’altro/a!

Ma, ad un certo punto del brano biblico, troviamo Mosè che si vela il viso perché “aveva paura di guardare verso Dio”. Se è proprio la curiosità la forza che ci può spingere ad avvicinarci sempre più verso il Signore, non dobbiamo dimenticare però che il nostro sguardo è segnato dal DESIDERIO DI POSSESSO di ciò che abbiamo davanti ma Dio è imprendibile…così come il fuoco non può essere preso, ogni relazione presenta alcuni LIMITI necessari per impedirci di possedere l’altro in un’ottica di rispetto e allo stesso tempo motivante nella nostra  ricerca di approfondimento dell’altro. Non poter vedere non vuol dire impedire la conoscenza ma, bensì, stimolare il nostro ascolto.

TOGLIERSI I SANDALI è l’altro segno di profondo rispetto dei limiti che Mosè ha nei confronti di Dio; un gesto semplice che ci permette di “sporcarci di Lui”…proprio perché anche Dio vuole incontrarlo! Ma per farlo ovviamente bisogna correre dei rischi…per poter dire che un’esperienza ci cambia la vita, ci trasforma, bisogna che questa storia sia un CAMMINO di amore in cui dedichiamo il nostro tempo e i nostri desideri alla scoperta e amore dell’altro!

OGNI STORIA E’ UNA TERRA SACRA E DIO CI CHIEDE DI AVERE UNA STORIA CON LUI…per questo arriverà a FARSI UOMO e a sacrificarsi per noi! Non si può dunque praticare l’amore, né spiegarlo: bisogna viverlo!