IL TURNO DI 3° MEDIA A VALLADA AGORDINA

Campeggio, esperienza che tutti noi ragazzi attendiamo da mesi. A ripensarci mi dispiace un po’ che l’anno prossimo non potremmo più riviverla. Una settimana senza telefono e connessioni con il mondo ha fatto capire a ognuno di noi il vero senso dello stare insieme e condividere. Ho imparato a “conoscere” me stesso e ho conosciuto nuove persone. Auguro a tutti di vivere un’esperienza del genere perché la porterete sempre nel vostro cuore!

Attesa di partire, di iniziare un’avventura che si aspetta da mesi, che coinvolge un gruppo di giovani animatori e animatrici che non si scelgono reciprocamente ma mettono insieme ciò che sono; attesa per vivere 8 giorni di distacco dalla quotidianità per sperimentare legami belli, profondi, per fortificare quelli già esistenti e aprirsi a nuove amicizie che porteremo a casa con noi, anche oltre questa breve ma intensa parentesi estiva.

Forse questa settimana di campo non sarebbe la stessa, non avrebbe la stessa intensità se non ci fosse proprio quel senso di attesa che anima i mesi, le settimane, i giorni prima della partenza e, alla fine, il campo stesso nel suo svolgimento. Cosa ci insegnano quei legami che portiamo con noi da casa e quelli che scopriamo in questi giorni insieme? Forse proprio il senso autentico del nostro stare insieme, del condividere ciò che di noi apprezziamo di più e quello che invece facciamo fatica ad accettare o talvolta sentiamo davvero come un grosso peso da portarci dentro.

Ecco allora che nella nostra settimana insieme l’aver attraversato alcuni dei legami più importanti della nostra vita come quello con la nostra famiglia, quelli che si creano spontaneamente nel corso delle nostre giornate nei tanti e diversi incontri che facciamo a scuola, al parco…fino a quei legami che sentiamo nostri, intensi proprio perchè “scelti”, perchè abitati da un desiderio di custodia, dall’essere disposti a fare anche un po’ di fatica per tenerli vivi.

Certo è che, alla fine, il legame che forse sottovalutiamo, quello a cui a volte non diamo troppo peso e che a volte vediamo come limitante è proprio quello con noi stessi…quel legame che siamo chiamati a scoprire, a realizzare, ad approfondire ogni giorno di più. Ciò che siamo è un dono, allora con questo augurio, che ciascuno di noi possa scoprire il dono che è, vi lasciamo il testo di questa canzone che ci ha accompagnato durante la veglia alle stelle…buon cammino!

Non cercare un senso a tutto, perché tutto ha sensoAnche in un chicco di grano si nasconde l’universoPerché la natura è un libro di parole misterioseDove niente è più grande delle piccole cose
La vita è l’unico miracolo a cui non puoi non credere
Perché tutto è un miracolo, tutto quello che vediE non esiste un altro giorno che sia uguale a ieriTu allora vivilo adesso, come se fosse l’ultimoE dai valore ad ogni singolo attimo
Il tempo ti cambia fuori, l’amore ti cambia dentroBasta mettersi al fianco invece di stare al centroL’amore è l’unica strada, è l’unico motoreÈ la scintilla divina che custodisci nel cuore
Tu non cercare la felicità, semmai proteggilaÈ solo luce che brilla sull’altra faccia di una lacrimaÈ una manciata di semi che lasci alle spalleCome crisalidi che diventeranno farfalle
Ognuno combatte la propria battagliaTu arrenditi a tutto, non giudicare chi sbagliaPerdona chi ti ha ferito, abbraccialo adessoPerché l’impresa più grande è perdonare se stesso
Attraversa il tuo dolore, arrivaci fino in fondoAnche se sarà pesante come sollevare il mondoE ti accorgerai che il tunnel è soltanto un ponteE ti basta solo un passo per andare oltre!
(“Abbi cura di me”, Simone Cristicchi)