Abbiamo quindi preso contatto con la sua congregazione e appurato quale fosse il bisogno primario per la loro missione in Tanzania in questo momento. Questo è quanto ci ha scritto Padre Roberto:
Cari amici,
vi presento la missione passionista di Zeneti e il progetto dell’ospedale.
La missione sorge presso un villaggio nell’Est della Tanzania, a 55 chilometri da Tanga, in una zona collinare ai piedi dei monti Usambara.
Il contesto sociale ed economico della zona è caratterizzato, come per quasi tutta la popolazione tanzaniana, da un’economia di sussistenza. In zona operano delle grandi ditte che coltivano e lavorano l’agave, occupando gran parte del territorio coltivabile e dando lavoro ai contadini locali come braccianti giornalieri, con un salario di circa due dollari al giorno. I villaggi sono costituiti da gruppi di gente venuti anche da lontano per cercare lavoro in queste piantagioni. Mancano centri di aggregazione, animazione ed educazione, le strutture educative sono quelle essenziali assicurate dallo stato: scuole primarie e secondarie di livello spesso mediocre. Scuole professionali e secondarie più qualificate sono sorte vicino a Tanga. Strutture assistenziali, quali dispensari o ospedali, sono lontane, vicino alla città di Tanga. La mortalità infantile, ma anche quella di persone, adulte è molto alta, spesso causata da malattie comuni, quali malaria, infezioni polmonari ed intestinali: curabili, ma spesso trascurate a causa della distanza delle strutture, della mancanza di educazione sanitaria, del basso livello del servizio, o dell’assenza del servizio medico in tante circostanze (ore notturne, giorni festivi …).
Per sopperire a questa carenza di strutture sanitarie, da qualche anno coltivavamo il sogno di realizzare un piccolo ospedale o dispensario comprendente ambulatori, stanze per iniezioni, vaccinazioni, medicazioni e laboratorio, farmacia e magazzini per medicine e alimentari, sala parto e ricovero per maternità, cucina, lavanderia e inceneritore.
Questo sogno è ora diventato realtà, con il sostegno di benefattori e amici. La costruzione di questa struttura è iniziata nel 2015 ed è terminata a settembre del 2019. Da gennaio di quest’anno è iniziato il servizio di accoglienza e cura dei malati. Con questo progetto speriamo di poter offrire un servizio qualificato, continuo ed accessibile a tutti. Un messaggio ricevuto in questi giorni da una infermiera che vi lavora dice che tanta gente arriva anche da lontano, oppure mandata da altri ospedali per fare esami, come ad esempio quello ecografico, che altrove non sono disponibili. Ho pensato che talvolta la Provvidenza rovescia le situazioni: la gente, anziché andare dalla campagna alla città per usufruire di servizi qualificati, ora viene dalla città alla campagna. E’ una bella gioia. Ma tutto questo io non ho potuto vederlo di persona, perché, da ottobre sono in Italia per cure mediche che non finiscono più. Ma non importa, spero sempre di poter ripartire.
Abbiamo già acquistato e iniziato a usare strumenti per analisi del sangue, urine, microscopio e altre attrezzature da laboratorio. Ci manca però uno strumento da laboratorio importante, che finora non siamo stati in grado di acquistare. Si tratta dello strumento per le analisi biochimiche del sangue . Il suo costo è di circa 4.000 Euro, compresi i vari reagenti. Vi chiedo quindi un aiuto per l’acquisto di questo strumento. Il costo è elevato, e quindi vi ringrazierei se riusciste a sostenere anche solo una parte di esso, anche metà, mentre per la spesa rimanente posso coinvolgere altri amici.
Vi ringrazio di cuore fin d’ora…Roberto
Il Fondo di Solidarietà risponde a questa richiesta d’aiuto con un sostegno di 2.000 euro. Chi lo desidera può versare il proprio contributo durante tutta l’estate nelle apposite cassette presenti nelle varie chiese dell’Unità Pastorale.
Referente del progetto:
Roberto Dal Corso – Missionario Passionista
e-mail: drobertofr@yahoo.com